VIENTIANE, Lunedi 01 gennaio 2001

 

INTERVISTA A MONS.TITO BANCHONG THOPAYONG

 

Mons.Tito BANCHONG THOPAYONG ha 53 anni, perché è nato a Kiukatiam nel 1947.
L’argomento principale dell’intervista voleva essere la scomparsa di P.Mario BORZAGA OMI, avvenuta nel 1960. Lui era mio compagno di studi e di ordinazione sacerdotale a San Giorgio Canavese (To). Lui era partito con il primo gruppo di Missionari O.M.I. italiani nel 1957: P.Lionello BERTI OMI, P.Bramante MARCHIOL OMI, P.Luigi SION OMI, P.Alessandro STACCIOLI OMI, Fr.Pierino BERTOCCHI OMI.
Un cristiano conosce chi ha ucciso P.Mario BORZAGA OMI. Questi era partito con il catechista da Kiukatiam, probabilmente in direzione di Luang Prabang. Quelli che lo avevano preso erano un gruppo di una decina di uomini. È stato uno solo a sparare, a lui e al catechista. Il cristiano che ha parlato a Mons.Tito BANCHONG conosce l’uccisore e sa dove abita: in un villaggio tra Muong Nan e Xieng Ngueun, ma più vicino a quest’ultimo villaggio, che da Luang Prabang dista forse una trentina di chilometri, ed era sempre stato accessibile per la strada che conduce a Vientiane. Gli uomini avevano fatto scavare una fossa ai due, padre e catechista; l’uccisore ha sparato prima al catechista, che sarebbe morto sul colpo. Hanno poi sparato a P.Mario, senza ucciderlo sul colpo; gli uomini l’hanno spinto nella fossa e qui l’hanno finito. Hanno preso tutto quello che P.Mario aveva nello zaino e l’hanno gettato nella fossa; doveva essere l’arredamento tipo altare portatile per la celebrazione dell’eucaristia. Hanno dichiarato semplicemente di aver ucciso uno straniero. L’uccisore, che è un Khmhu, potrebbe avere ora tra i 60 e 70 anni. Dopo quell’episodio si è trasferito in altri villaggi, tra cui Ban Houei Khan, villaggio in direzione di Sayaboury, dove si erano raccolti parecchi Khmhu dispersi dalla zona tra Luang Prabang e Kiukatiam. Quell’uomo è rimasto sempre povero, come se pesasse su di lui una maledizione di Dio. Il discorso della maledizione di Dio a quell’uomo l’ha fatto il cristiano, senza che l’altro ne sapesse niente. Il catechista che accompagnava P.Mario BORZAGA OMI è zio di Mons.Tito BANCHONG e si chiama Khamse THO SIONG. Mons.Tito BANCHONG aveva in progetto di risalire nella zona di Luang Prabang tra marzo e aprile; andrebbe a proseguire le ricerche, anche perché sembra che il posto dove sono sepolti i due sarebbe facilmente identificabile.
Con Mons.Tito BANCHONG THOPAYONG ho fatto una panoramica sul Vicariato Apostolico di Luang Prabang, di cui lui ora è incaricato.
Il Vicariato Apostolico di Luang Prabang comprende le seguenti province:

Bokeo                          6 196 kmq                     114 900 abitanti
Luang Nam Tha            9 325                            115 200
Luang Prabang             16 875                           367 200
Oudomsai                    15 370                           211 300
Phong Saly                  16 270                           153 400
Sayaboury                   16 389                           293 300
                                 ______                           ________
                                   80 425 kmq                  1 255 300 abitanti

La popolazione è composta prevalentemente da Lao, Hmong, Thai Dam, Khmhu, La Hou.

SAYABOURY
Al centro del distretto la scuola in legno costruita dalla missione è ancora scuola. La casa dei Padri è sede della radio provinciale. In quella casa ero stato anch’io per tre mesi, a sostituire P.Alessandro STACCIOLI OMI venuto in Italia, prima della morte di Mons.Lionello BERTI OMI.
A Phong Vang, il villaggio di P.Peppino CO’ OMI, è rimasto un abbeveratoio per animali.
Ban Nam Hia e Phôn Ngam erano i due villaggi di P.Luigi SION OMI. Nel primo la chiesa è stata trasformata in un centro sanitario e la casa distrutta; nel secondo la cappella è rimasta. I cristiani sono tutti emigrati. Sono rimasti in maggioranza in altri villaggi: a Phong Vang, 84 famiglie; a Houei Sak, nuovo villaggio, 11 case; a Na Veng, 7 case; a Nam Ngnab, 4 case con 6 famiglie.

LUANG PRABANG
Ci sono ancora cristiani vietnamiti, ma non possono manifestarsi.
C’è un catechista, Ounhuane, del chilometro 10, dove c’era il villaggio di Ban Houi Thong, residenza per moltissimi anni di P.Piero Maria BONOMETTI OMI, che abita lungo la strada che va a Vientiane.
Monsignor Tito BANCHONG THOPAYONG ora va a Luang Prabang in macchina, mentre prima ci andava in pullmann.
A Kiukatiam, la missione che fu di P.Mario BORZAGA OMI, i cristiani si sono spostati a una ventina di chilometri verso il sud lungo la strada, quella che scende a Vientiane.
Ci sono molte persone – lao, hmong, khmhu, – che chiedono di farsi cristiane.

HOUEI SAI
La scuola Dara Samouth della Missione Cattolica è rimasta e continua come scuola.
A Houei Khiot è rimasto il lebbrosario.

Etnia Hmong:
Il villaggio di Ban Nam Ngao, dove ha lavorato P,Angelo ALBINI OMI, con lunghe storie di spostamenti di profughi negli anni sessanta, è scomparso.
A Pak Ngao, la foce del fiume Nam Ngao, sono rimaste tre famiglie, Hmong.

Etnia Thai Dam:
A Thong Bia sono rimaste venticinque famiglie.
A Ban Nam Ho, il villaggio che fu di P.Giuseppe REBUSSI OMI, ci sono quarantacinque famiglie.

Etnia La Hu:
Say Somboun: undici case; gli abitanti sono andati e tornati dalla Thailandia.
Simuong Hoang: quindici case; gli abitanti anche loro sono andati e tornati: è arrivata l’autorizzazione per costruire una chiesetta.
Phognang Thai: cinquantaquattro case cristiane.

Etnia Khmhu:
Nam Thoi: venticinque case.
Ban Phai: ventidue famiglie.

PERSONALE DEL VICARIATO APOSTOLICO
Un Amministratore Apostolico: Mons.Tito BANCHONG THOPAYONG, di etnia Hmong.
Un sacerdote: Pham PHONGPHACHAN, sposato con quattro figli, un maschio e tre femmine, ordinato nel 1975 subito dopo la liberazione operata dal regime.
Suore: nessuna. Ci saranno probabilmente due novizie per le suore Amantes de la Croix, dal villaggio di Phong Van (Sayaboury), che andranno nel 2001 a Takhek.
Un seminarista dello stesso villaggio di Phong Van è al seminario di Thakhek, capoluogo della Provincia di Khammouane.

Catechisti:
Sette a Houei Sai
Cinque a Sayaboury.

Il governo permette di visitare le comunità cristiane, ma non ammette nuova evangelizzazione per nuovi villaggi.
Finora non impedisce le riunioni di culto. Quest’anno 2000 hanno proibito a sacerdoti e suore di visitare i villaggi cristiani di Vientiane.
L’evangelizzazione è bloccata; un gesuita, venuto come esperto di elettronica in computer, è stato subito espulso quando è stato scoperto che era un prete.
“Per me è un tempo di santificazione”, ha detto Mons.Tito BANCHONG.
La maggior parte della gente aspetta solo di avere la libertà per procurarsi l’essenziale.
Lo scorso 1999, dopo la festa delle piroghe, che dovrebbe svolgersi ad agosto-settembre, una decina di persone giovani, che avevano protestato, sono sparite.

LA DROGA ?
A questa precisa domanda Mons.Tito BANCHONG mi ha risposto che il traffico continua, nelle mani di politici e militari; esistono tossicodipendenti.

P.GIOVANNI GALPERTI O.M.I.