Ho conosciuto Padre Giovanni nell’ormai lontano ottobre del 1990 per intercessione della Vergine Immacolata di Lourdes dove mi recavo per la prima volta. Sono trascorsi vent’anni da quel giorno che nostro Signore volle salvare la mia anima servendosi proprio del Suo degnissimo ministro Padre Giovanni. Mentre stavo per deporre a lui il fardello delle mie colpe nella cappella delle Confessioni, ebbi, non la semplice sensazione, ma la certezza che egli sapesse tutto di me, prima ancora che io aprissi bocca per parlare. Alla fine della confessione, con la sua innata delicatezza e sensibilità d’animo, mi consegnò un foglio di carta da lettera intestato, dopo averlo ripiegato, come per dirmi: “Se hai bisogno, scrivi”. Fu così che nacque la nostra fraterna amicizia. Io conservo tutti i suoi scritti come reliquie, perché, nei momenti bui della mia vita, rileggendo e meditando profondamente le sue parole, riacquisto la serenità e la forza di continuare a vivere. La sua morte mi ha sconvolta e addolorata, ma sento il suo spirito aleggiare intorno a me come un Angelo, quale è stato su questa terra e adesso lo è in Cielo. Sono sicura che egli mi segue anche da lassù dove ha trovato certamente il premio per la profonda e grandissima fedeltà al Vangelo e per tutto il bene che ha fatto durante la sua vita.

 

Teresa Tranfo

 

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